Dopo il 1870 le forze armate del neonato Regno d’Italia erano alla ricerca di una una nuova rivoltella a percussione centrale in sostituzione dei vecchi revolver a spillo Lefaucheux; nel 1874 la scelta cadde sul revolver brevettato nel 1871 dai progettisti J. Chamelot e H.G. Delvigne e per il quale la fabbrica d’armi belga “Pirlot Frères” di Liegi, acquirente del brevetto, aveva già ottenuto cospicui ordini governativi da Francia e Svizzera.
In particolare venne scelta la versione Mle 1872 svizzera ma camerata per la cartuccia da 10,35 mm ordinanza italiana e adottata con la denominazione ufficiale di PISTOLA A ROTAZIONE MODELLO 1874. Le esigenze di approvvigionamento fecero affiancare all’ordine presso la Pirlot Frères la produzione della fabbrica Officina Metallurgica Francesco Glisenti di Villa Carcina e della Regia Fabbrica d’Armi di Brescia.